7. Dov'è Dio?

Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo: Egli è l'Immenso.

  1. Dio è l'Immenso. - Immenso è ciò che non è misurato e non può esserlo. Si possono misurare soltanto le cose estese nello spazio o nel tempo con misure lineari, di capacità, di peso, di tempo: minuti, ore, anni, secoli. Essendo infinito, Dio è sopra lo spazio; essendo eterno, è sopra il tempo. Egli è semplicissimo, inesteso, e quindi non può essere misurato; è eterno, e quindi senza principio e senza fine. Egli è immenso. Nel Simbolo Atanasiano diciamo: Immenso il Padre, immenso il Figlio, immenso lo Spirito Santo; ma non sono tre immensi, bensì un solo immenso (DB 39). Parlando dell'immensità divina la Scrittura dice che Dio è più alto dei cieli... più profondo dell'inferno... La Sua misura è più lunga della terra e più larga del mare (Brc 11,8-9).
  2. Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo. - L'Immenso non può essere contenuto in nessun luogo, né chiuso nello spazio o nel tempo. Il cielo, la terra, tutto lo spazio e tutto il tempo sono pieni di Dio, ma non Lo limitano in modo che sia in un posto e non in un altro, prima e non dopo. Dio creando e conservando le cose Si rende presente in esse con la Sua potenza, senza di cui nulla può esistere; con la Sua presenza, con cui conosce tutto ciò che crea e governa; con la Sua essenza (essere), inseparabile dalla Sua potenza e dalla Sua scienza che s'identificano con Lui. Il Salmista chiedeva a Dio: Dove andrò per sfuggire al Tuo Spirito e dove fuggirò dalla Tua presenza? Se salirò in cielo Tu ci sei; se discenderò nell'inferno, Tu sei presente; se al mattino presto prenderò le ali e andrò ad abitare agli estremi confini del mare, anche là mi condurrà la Tua mano e mi terrà la Tua destra (Sal 138,7-11).

 

Nell'uomo giusto Dio è presente in modo ancora più intimo e sublime mediante

la grazia che ci fa partecipi della divina natura. In Cristo Dio è presente tanto

intimamente che la natura umana assunta è unita al Verbo in una sola persona.

 

RIFLESSIONE: Ricorda che Dio è presente, sempre e dappertutto, e non peccherai!

 

ESEMPI: 

  1. Dio talvolta fa «sentire» la Sua presenza in modo più vivo, specialmente alle anime favorite del dono della contemplazione. Santa Margherita Maria Alacoque attesta: «Io vedevo il mio Dio e Lo sentivo vicinissimo a me. Udivo la Sua voce, e tutto ciò molto meglio che con i sensi corporali. Infatti avrei ben potuto distrarmi dall'impressione dei sensi, ma non potevo opporre alcun impedimento a queste altre sensazioni, che mi s'imponevano in modo irresistibile. Quando ero sola non osavo sedermi per la presenza di questa Maestà».
  2. Giuseppe, figlio di Giacobbe, condotto schiavo in Egitto e invitato dalla padrona a commettere peccato con lei, le disse recisamente: Come posso io commettere questo male e peccare contro il mio Dio? Altra volta, di fronte allo stesso invito, fuggì di casa. Si lasciò accusare falsamente e gettare in prigione, piuttosto di peccare alla presenza di Dio (Gn c. 30).
  3. L'ebrea Susanna, messa nell'alternativa di peccare o di essere accusata e condannata a morte, disse: È meglio per me cadere nelle vostre mani senza peccato, che peccare al cospetto di Dio. Accusata falsamente e condannata a morte, venne salvata da Dio all'ultimo momento con l'intervento del Profeta Daniele, che smascherò i calunniatori e li fece condannare a morte (Dn c. 13).