Dio non ha corpo come noi, ma è purissimo spirito.
Alla donna samaritana, che aveva un'idea grossolana di Dio, Gesù disse: Dio è spirito, e coloro che Lo adorano devono adorarLo in spirito e verità (Gv 4,25).
- Dio non ha corpo come noi. - Tutti i corpi si possono misurare, perché sono composti di parti e sono estesi in lunghezza, larghezza e profondità o spessore. Dio invece non è composto di parti, perché è semplicissimo, ed è infinito nell'es-sere e nelle perfezioni. Egli quindi non ha corpo e non può essere misurato (immenso), né percepito dai nostri sensi.
- ...ma è purissimo spirito. - Tutto ciò che non è corpo, è necessariamente spirito. Lo spirito può essere unito a un corpo (come l'anima umana), o essere separato e indipendente da qualsiasi materia (come l'Angelo).
Gli Angeli sono puri spiriti, non purissimi, perché, essendo creati, sono limitati. Dio è spirito purissimo da ogni limite e difetto, perché increato e semplicissimo. Quando si parla della mano, del cuore, dell'occhio di Dio, ecc., non si vuol dire che abbia un corpo, ma solo indicare la Sua potenza, il Suo amore, la Sua scienza, ecc. Per esprimere i Suoi attributi spirituali ci serviamo di analogie materiali. Dio è spirito (Gv 4,24) e sostanza spirituale (DB 1782).
RIFLESSIONE: L'anima nostra, essendo spirito, è una immagine di Dio assai più perfetta di tutte le cose materiali e del nostro corpo, che somigliano a Dio solo come vestigi o impronte e che devono servire all'anima, e non viceversa.
ESEMPI:
- Ad Atene Paolo, stando in piedi in mezzo all'Areopago disse: «...Dio Che fece il mondo e tutte le cose che son in esso, essendo Egli il Signore del cielo e della terra, non abita in templi manufatti e non è servito per le mani degli uomini, quasi abbisogni di qualcosa, Egli Che dà a tutti la vita, il respiro e tutte le cose; e ha derivato da un solo la progenie di tutti gli uomini... perché cercassero Dio, se a sorte tasteggiando Lo rinvenissero, quantunque Egli non sia lungi da ciascuno di noi Poiché in Lui viviamo, ci muoviamo e siamo... Essendo noi dunque progenie di Dio, non dobbiamo credere che l'essere divino sa simile all'oro o all'argento o alla pietra scolpita dall'arte e dall'invenzione dell'uomo» (At 17,22-30).
- Pur essendo spirito, Dio può agire sopra di noi. Per questo non è necessario che abbia braccia e mani; come non occorre che il vento abbia braccia, mani per spingerci, e il fuoco per bruciare.
- Le tracce di Dio. - Un dotto francese in pieno deserto domandò all'araldo che, mentre gli faceva da guida, si era prostrato in preghiera: - Che fai? - Prego. - E chi preghi? - Allah, Dio. - L'hai mai veduto Dio? - No. - L'hai toccato con le tue mani. - No. - Allora, se credi a ciò che non si è mai visto, sentito, toccato, sei uno sciocco! L'arabo tacque. L'indomani di buon mattino, lo studioso uscì dalla tenda e fece osservare alla guida: - È passato un cammello qui. - Avete veduto il cammello? - domandò l'arabo. - No. - Lo avete toccato con mano? - No. - Allora voi siete uno sciocco, se credete a ciò che non avete visto, sentito, toccato! - Ma non vedi le sue tracce sulla sabbia? L'arabo, indicando il sole che sorgeva all'orizzonte indorando tutto l'oriente, soggiunse: - Voi vedete le tracce del Creatore. Sappiate che Dio c'è!