Signore significa che Dio è padrone assoluto di tutte le cose.
Mentre Gesù dormiva sulla barca, che i discepoli spingevano per attraversare il lago di Genezaret, si scateno una violenta tempesta, che rendeva inutili i loro sforzi vigorosi e metteva in pericolo la loro vita. Spaventati, gli Apostoli svegliarono il Signore, implorando il Suo aiuto. Il Maestro, alzatoSi, comandò ai venti e al mare e si fece una gran bonaccia (Mt 8,23-27). Il vento e il mare obbediscono alla voce di Cristo perché Egli come Dio è l'unico padrone e signore assoluto di tutte le cose.
Signore significa «padrone» e indica colui che comanda e non riceve ordini da nessuno (SAN TOMMASO, Contro i gentili, III,120). L'artista è padrone del quadro che ha dipinto, il falegname del mobile che ha fabbricato. Dio è Signore e padrone assoluto delle cose perché le ha create e continua a esercitare il Suo potere conservandole e governandole per via delle leggi naturali e morali.
La Sacra Scrittura ad ogni passo afferma che Dio è Signore universale: Tuoi sono i cieli e Tua la terra; Tu hai fondato il mondo e la sua grandezza (Sal 88,12); Egli è il Re dei re, e il Dominatore dei dominanti (1 Tm 6,15). Perciò noi con la Chiesa crediamo che Dio è il Signore del cielo e della terra (DB 1782).
RIFLESSIONE: Dio è Signore della nostra persona e di tutti i nostri atti, che per-ciò devono essere conformi alla Sua volontà e tendere a Lui come a fine unico, come il cammino del viandante tende alla meta. La santità consiste nel conformare tutti i nostri atti alla volontà del Signore.
ESEMPI:
- Il potente re danese San Canuto disse alle onde del mare che gli lam-bivano i piedi sulla spiaggia: «Onde del mare, vi comando di ritirarvi!» e, conti-nuando esse il loro moto, rivolto ai cortigiani, che spesso l'adulavano proclaman-dolo il re più potente della terra, disse: «Vedete la mia illimitata potenza? Solo Dio è veramente potente».
- Nella storia del popolo ebraico Dio manifestò spesso la Sua sovranità e il Suo potere assoluto su tutte le creature. Per liberare il Suo popolo dalla schiavitù colpì l'Egitto con dieci terribili castighi:
- le acque della regione furono cambiate in sangue putrefatto, che fece morire tutti i pesci;
- una incredibile moltitudine di rane invase tutto l'Egitto;
- un numero infinito di zanzare usci dalla polvere e molestò uomini e animali;
- un'immensa e insopportabile nuvola di mosche si sparse su tutta la regione;
- la peste uccise moltissimi animali;
- ulceri e tumori tormentarono uomini e bestie;
- la grandine distrusse i seminati e uccise persone e animali;
- un vento bruciante portò uno sterminato esercito di cavallette, che divorarono ciò che aveva risparmiato la grandine;
- tenebre densissime ricopri-rono l'Egitto per tre giorni;
- infine, un Angelo sterminò tutti i figli primogeniti degli uomini e degli animali, eccetto quelli del popolo ebraico (Es cc. 7-12). Per liberare gli Ebrei inseguiti dagli Egiziani e aprire un passaggio per fuggire, Dio aprì miracolosamente le acque del Mar Rosso, in modo che il popolo poté passare a piedi asciutti, e le richiuse sopra gli Egiziani che lo inseguivano, facen-doli perire tutti quanti (Es C. 14). Perché potessero vivere nel deserto Dio nutrì gl'Israeliti facendo piovere ogni notte la manna dal cielo e fece scaturire l'acqua dalla roccia viva (Es c. 16).